arianna fontana fan club

09/04/19 - 42.195 metri di motivi per correre

Esiste una linea molto sottile che separa la nascita di un'idea dal suo primo tentativo di realizzazione.
Una specie di ostacolo invisibile che si origina nei labirinti della nostra mente e che va abbattuto sin da subito per evitare che l’idea finisca in uno di quei giganteschi scatoloni pieni di polvere destinati al solaio.

Ecco, la prima partecipazione dell’Arianna Fontana Fan Club alla staffetta della Milano Marathon avviene perché "lo staff" ha capito sin da subito che nell’evento c’erano gli ingredienti giusti: sport e beneficenza, arricchiti da quel sapore di sfida capace di coinvolgere runners esperti e esordienti.
E’ proprio il tema della beneficenza quello predominante. Per partecipare alla Milano Relay Marathon occorre affiliarsi ad una onlus: grazie a Chiara, fidanzata del mitico Lado, la nostra prescelta è il Centro Benedetta d’Intino, che ogni anno assiste gratuitamente 500 bambini con disagio psicologico e grave disabilità comunicativa.
Decidiamo di impegnarci in una raccolta fondi di 500 € per ogni staffetta solidale che riusciremo a mettere in campo: in questo modo possiamo aiutare Luca, Giulia, Lorenzo e Alice, quattro ragazzi del Centro, ad avere un futuro migliore.

La ricerca dei runners da schierare nelle 4 frazioni in cui viene suddivisa la maratona inizia dai vertici del Fan Club con il presidente Luca e il vice Alessandro.
I rinforzi arrivano poi dalle donne della Polisportiva Berbenno, Denis e Marcella, alle quali si aggiungono il bomber millennial Miky e il fedelissimo Tommy, sempre in prima linea quando il Fan Club va in trasferta.
La tradizionale fiera di San Giuseppe è l’occasione per presentare al paese la nostra iniziativa: è lì che conosciamo Simone, legnanese ma con casa a Colorina, sin da subito entusiasta nell’unirsi al nostro team.
Per finalizzare la seconda staffetta ci manca una persona: chi meglio di Sixburton (all’anagrafe Simone Massetti), grande amico di Arianna?
Il mix equilibrato di esordienti e veterani è ciò che caratterizza le due staffette, che nel loro nome riportano il numero 8 e la lettera E, a rappresentanza dei due mondi (Olimpiadi e Europa) di cui Arianna è indiscussa regina.

Domenica 7 aprile ci attende una Milano poco primaverile e molto autunnale, con pioggia e freddo a farla da padrone. I Giardini Indro Montanelli accolgono i runners e le onlus in un clima di festa, dove la tensione agonistica lascia spazio al sorriso e all'emozione di migliaia di volontari, protagonisti di un film destinato a concludersi con il più bello dei lieti fini.

Lasciamo Elisa, Mauro e mamma Maria Luisa allo stand #runchallenge del CBDI e andiamo a dare la carica ad Ale e Miky al primo cambio a Conciliazione. Giusto il tempo di un po' di riscaldamento e arrivano, distanziati di qualche minuto, Simone & Simone. Andiamo con loro in metropolitana, dove incontriamo la nostra Ary e Veronica, dirette al prossimo cambio a Lotto: selfie e "cinque", con loro ci rivedremo direttamente all’arrivo.

Vivo gli attimi prima dell'ultimo cambio come vero momento di condivisione con Tommy: "quello è Crippa, è un nazionale!", “la Denis ci ha lasciato la crema? Topppp”, “destra…sinistra…salutiamo quella e rientriamo
Riconosco da lontano la Denis e mi sbraccio per farle vedere che sono pronto a darle il cambio: prendo il braccialetto, avvio il Garmin e do il via a un count down immaginario lungo 12 km.
Quando corro in gara ho sempre la percezione che un minuto corso sia meno di un minuto reale: questo perché nella mente confluiscono così tanti pensieri che il pensiero "di correre" è secondario.
Domenica, ad esempio, il mio unico pensiero era quello di immaginare il momento in cui avrei percorso il rettilineo finale.
Non perché non vedessi l'ora di terminare le mie fatiche, ma perché ero emozionato dall’idea di incrociare lo sguardo dei miei compagni, con i quali avevamo costruito e condiviso insieme tutto quanto.
La linea del traguardo è ora immensamente più grande di quella linea sottile, impercettibile, che precede la realizzazione di un qualunque progetto.

Nel mezzo, una strada lunga 42.195 metri.
42.195 metri per aiutare chi non parla e chi spesso non può camminare.
Insomma: 42.195 metri di motivi per correre.


90ª Arianna Fontana Fan Club 8 (3h05’59’’)
1. Simone Montani        56’25’’  (4’’31’)
2. Michele Giacomelli    38’48’’  (4’16’’)
3. Denis Rossi                 27’18’’  (4’39’’)
4. Luca Fumasoni           47’26'’  (4’09’’)

131ª Arianna Fontana Fan Club E (3h12’15’’)
1. Simone Massetti         54’20’’  (4’20’’)
2. Alessandro Fontana   41’30’’  (4’29’’)
3. Marcella Parolini         28’57’’  (5’11’’)
4. Tommaso Riva             50’33’’  (4’25’’)

La nostra raccolta fondi non finisce: https://bit.ly/aryfontafcperilCBDI